lunedì 3 novembre 2008

Occhi stranieri

Solo una leggera brezza spira sulla città stasera, la pietra bianca sotto i lampioni in un abbraccio di calda luce color rosso soffuso. Ho visto la città stasera con gli occhi di uno straniero e ho bevuto alla sua magia come a una sorgente di acqua purissima. Camminavo tra la gente e non ero sola. Neanche per un attimo mi sono sentita sola. Occhi stranieri mi hanno tenuto compagnia. Che sensazione strana, anzi no stranissima. Quanto si può essere presenti in un’assenza se solo è il cuore a volerlo. Un’unica nota stonata: tutte le volte che cerco un titolo in questi giorni in libreria mi viene chiesto di ordinare e devo sempre procrastinare un po’ più in là il desiderio di indugiare sulle uniche parole che al momento mi sembrano degne di essere lette. Bisognerebbe che aprisse la Feltrinelli qui. Questa città con la Feltrinelli non potrebbe essere eguagliata da nessun’altra. Nessun altro posto vorrei se almeno qui ci fosse la Feltrinelli … forse.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Bella sensazione davvero, passeggiare in compagnia di una presenza di cuore. A volte è meglio di certe compagnie, concrete ma vacue. Quanto alla Feltrinelli, nella mia città ha aperto da pochi mesi, ma non ho ancora avuto modo di passare a vedere; ho la mia libreria prediletta, dove passo a fare razzia di testi. Di solito mi presento con una lista di una decina di titoli, che in genere non hanno subito disponibili e vanno ordinati, mentre io non mi perdo il piacere di vagare tra gli scaffali e di toccare, sfogliare volumi vari, scegliendo qualche altro titolo o autore a me particolarmente caro o interessante. A volte esagero... I miei omaggi, Dino.

Anonimo ha detto...

Sai quanto sia sensibile alle pietre, ai tracciati viari e i loro selciati , a facciate, portali e cortili. Tra questi confini fisici sono solo occhi e percezione (e quanto mi fa bene essere solo questo, ogni tanto!)...e ogni descrizione di questi spazi mi incanta. Riguardo alla Feltrinelli, a pensarci bene, è un peccato che non ci sia nella tua città che non ha niente da invidiare a Firenze o Torino, per citare due città che hanno questa preziosa "dotazione". Mi rasserena che il tuo cuore voglia e sappia sentirsi in compagnia...un abbraccio...Demetrio

Anonimo ha detto...

...devo portarti alla Feltrinelli di Piazza dei Martiri a Napoli...è a due passi dal mare, è un mio rifugio ;)
Un bacio e grazie, vado a letto con immagini bellissime e piene d'emozione :)

Daniele Passerini ha detto...

Da ragazzo andavo in visibilio per le Feltrinelli, mi sembravano una sorta di oasi piena di delizie e promesse... forse un tempo erano diverse. Oggi mi sembrano diventate dei supermercati, con commesse che stanno ai libri come un cassiere di banca al denaro che conta.
Insomma, mi piacciono le librerie dove chi ci lavora è un appassionato e un consumatore di letteratura e per fortuna ancora ne esistono, ma questo (generalizzando ovviamente) non pare più il caso delle feltrinelli.