Su un bicchiere di vino festeggiammo Paolo e la sua sposa. Era un secolo fa. Oltre i confini del mare nell’isola dove il tempo si è fermato. Chiudemmo il matrimonio con il sangue rosso rosso di cannonau stanchi di una lunga giornata di festa, cantando insieme una dolce canzone d’amore. E stamattina ripenso al mio sandalo sperso nel Mediterraneo.
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Ligustro.
Tavola Nera. La Lontananza.
6 commenti:
Tra le radici umbre (paterne) e sarde (materne) ho sempre privilegiato le prime, ma non so perché: non sono legato in modo forte a nessuno dei miei genitori (sono molto diverso da entrambi), ma per sensibilità, valori e ideali son certo più vicino a lei che a lui. Resta che vivo in una delle poche regioni non bagnate dal mare, anche se ci "consoliamo" coi tramonti sul Trasimeno.
L'antico nome Ichnusa, m'ha suscitato nostalgia di bagnasciuga e ancor più di camminare su un'isola: oggi vorrei sentirmi abbracciato e circondato di mare... e non a caso circondato di mare suona simile a circondato d'amore. Già essermelo detto, placa le onde che m'agitano dal risveglio. Grazie per questo piccolo tuffo, mi serviva.
Lieta di averti suscitato una bella emozione. Io non sono sarda ma la Sardegna mi ha adottato a lungo ed è l'angolo al mondo dove mi sono sentita più amata in assoluto, sarà per via del mare, per il fatto di essere circondata dal mare? Anche qui, dove sono adesso, mare ce n'è tanto ma non è un'isola. Ma la canzone l'hai sentita? E' una canzone di una dolcezza straziante, non trovi?
Ricordi salati che son dolce ricordo cullato dalle onde di un mare non troppo lontano...
Nostalgia ...
Chissà se sono ancora insieme...
ps.
Scusa, è più forte di me. :-(
@ La Bislacca. Fino a un paio di anni fa stavano ancora insieme. Che io sappia hanno avuto cinque figli Paolo e "Sa sposa". Secondo me sono ancora insieme, della serie ... i miracoli a volte avvengono. ;)
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