Mi chiedo se non mi stia venendo una crisi mistica … sarebbe oltremodo curioso dopo una vita di professioni di agnosticismo (ma si dice così? … agnosticismo???). Che non si stia disvelando progressivamente un velo? Che non finisca i miei giorni nella pace di un chiostro? In fondo l’eremitaggio è iniziato già da un po’. Solo un segnale? Giusto un primo passo? Stiamo a vedere e non mettiamo limiti alla prov-videnza divina.
Sono arrivata alla “vanità delle vanità” a partire da una piccola riflessione sui fuochi fatui e da una immagine che ha colpito la mia attenzione, questa:
Sì, sì … lo so che è una strana mescolanza di sacro e profano, ma un po’ mi rappresenta questo strano connubio. O meglio, rappresenta il mio stato d’animo di stamattina, 11 novembre 2008.
14 commenti:
semplicemente una donna che m'ha detto ciao,ma ero contento di sentirmelo dire. e su questo sarebbe lunga da spiegare.
come dici tu, un post ,una vita, o le viscere delgi altri è arduo, sono convinto che si debba scrivere prima per non scordarsi le cose e poi per gli altri/e.
semmai.
torno
la conosco questa sorta di misticismo ...e mi affascina anche perchè mi pare più credibile di quello dei "mistici di professione" dal Papa in giù...che rottura sta vis polemica...come si toglie? dovrei leggere il libretto delle istruzioni! Ciao! Demetrio...
Ascolta: lascia stare certe idee.
In tutte le procelle che ho attraversato non ho pensato mai di chiudermi al mondo "in quel modo".
Tanto varrebbe morire, penso.
@ Libero. Ed io ti aspetto. ;)
@ Demetrio. La vis polemica? Mi sa che te la devi tenere, sa? Ce chi ce l'ha e chi no. Io preferisco chi sì ché le voci fuori dal "coro" le gradisco di più. Bacio.
@ La Bislacca. Eccola lì a smontarmi la crisi mistica in virtù delle proprie pro-celle (mi ha fatto morire l'associazione di idee bislacche che le pro-celle mi hanno scatenato). Il fatto è Bislacca che "quelle lì" (dove hai studiato) ti hanno proprio traumatizzata. E in ogni caso chi mi conosce almeno un po' non può che sorridere alle mie crisi mistiche che a modo loro sono assolutamente autentiche ma troppo fuori dall 'ortodossia. Sempre eterodossa per formazione ed elezione. Un abbraccio.
si...senza dubbio,fatti suora,misticismo e branduardi direi è sufficiente. Direi carmelitana,ma devi andare a calcutta..la fogna del mondo! sei pronta?Vai sorella e che dio ti benedica! LIGUSTRO
@ Ligustro. Caro Ligustro, la tua "appassionata" sollecitazione sarà tenuta in debito conto. Mi ha fatto sorridere questo tuo intervento "forte" in qualche modo (c'è un certo livore? o un po' di sarcasmo? o altro? Non saprei per adesso. Certo è che ho sorriso: mi hai fatto pensare ad un amico della "terra mia" seppure trapiantato, un amico che ogni tanto mi si pone come "antagonista" anche se non ho ben capito perché). Mi hai fatto anche pensare a una persona che tanti anni fa mi scriveva sistematicamente da un convento: Mi si rivolgeva sempre con un "Cara Sorella in Cristo ..." che mi lasciava sempre un po' perplessa e mi suonava strano come apostrofe per tanti motivi diversi. In ogni caso quale che sia lo spirito della tua sollecitazione, grazie per esserti fermato nel mio "umile" blog ma soprattutto grazie per avermi strappato un sorriso e per avermi fatto "pensare" un po'. ;)
Ciao Maria, ricambio con piacere la visita sul mio blog e questo tuo post mi stuzzica...
L'opposto dell'agnosticismo non è certo chiudersi in convento! :)
E poi perché dovresti passare da un estremo a un altro estremo?
E poi chi lo dice che l'agnosticismo sia un estremo? Anzi, è una posizione intermedia (o se vogliamo di stallo) a cui estremi c'è da un lato il fanatismo religioso dall'altro l'ateismo cieco.
Ma perché poi dobbiamo muoverci su una linea retta? Poniamo il caso che l'agnosticismo sia il punto centrale di una sfera: ci sono infiniti raggi e infiniti punti su ciascuno di quei raggi. Tutto può succedere, ma certo che la probabilità che tu ti vada a collocare proprio in uno dei punti corrispondenti a una vita monacale è bassa.
Adoro la vita perché non è riducibile alle nostre categorie mentali. Dove noi vediamo poche alternative o addirittura nessuna soluzione, ci sono sempre infinite possibilità: magari non riusciamo a concepirle ma ci sono.
Questo sproloquio alla fine per dirti cosa? Che da ragazzo ero ateo, poi ho capito che esiste una dimensione spirituale che compenetra quella materiale, si tratta solo di imparare a guardare in modo diverso e qualcosa "appare", "si sente", "ci riempie". Non è solo un atto di fede, accade veramente qualcosa e non possiamo fingere che non ci sia. Quello che conta poi è se quello in cui crediamo ci fa star meglio o peggio, vivere in pace o male.
Ma costringersi dentro i recenti di un determinato credo, dentro una visione tra tante di ciò che è indicibile, questo proprio non mi piace. Per questo un agnostico sincero sarà sempre più saggio e vicino a Dio di un credente coi paraocchi.
Ciao.
P.S. L'immagine è sensibilissima: l'unione "alchemica" di due anime attraverso le polarità del maschile e del femminile.
@ Daniele. Credo di dovere delle scuse ché il mio parlare era ironico (o meglio autoironico). Non ho mai pensato neanche per un istante di chiudermi in convento in realtà. Spesso mi capita di parlare o di scrivere come se tutto l'universo mondo potesse sapere (per grazia ricevuta) che sto scherzando ma l'universo mondo non ha ancora le giuste chiavi di lettura di me. Sono un'agnostica da sempre ma credo di avere comunque un "sentimento religioso" dentro, una sorta di afflato spirituale che meglio non saprei definire. Una canzone come quella di Branduardi sulla "vanità delle vanità" mi ha aiutata ieri a relativizzare un piccolo "incidente" di percorso del mio quotidiano per tentare di guardare le cose da un altro punto di vista e questo è il "senso" del mio post in realtà. Non so se hai notato che di fatto ci sono delle domande "Non mi starà venendo una crisi mistica ...", ecc. ecc. Insomma, per fartela breve, mi stavo un po' prendendo in giro da sola.
In quanto all'immagine ciò che mi ha colpito è il fumo che avviluppa il corpo degli amanti in questa alchimia. A presto.
Ciao Maria, avevo capito che scherzavi! :-)
Se avessi pensato che eri seria forse non sarei nemmeno intervenuto o comunque lo avrei fatto con tono decisamente più discreto. Ho scritto che il tuo post mi "stuzzicava" (a parlare di fede, agnosticismo, spiritualità) proprio partendo dal presupposto che mentre lo scrivevi sorridevi.
Così ci siamo chiariti entrambi. A presto.
P.S. excusatio non petita, ma ci tengo a precisare che di solito non sono logorroico come ieri sera, anzi.
P.S. @Maria
Curioso, tu vedi del fumo che avviluppa il corpo di due amanti, io del fumo con la forma del corpo di due amanti (e il fumo e impalpabile come l'anima).
@ Daniele. Mi hai fatto fare una riflessione. Il punto e il momento dell'osservazione insieme al "soggetto" osservante non sono affatto neutrali rispetto a "come" si vede. Io ho visto esattamente "quanto" volevo vedere (ci sarebbe da farci una seduta psicoanalitica su questo). Ti giuro che solo dopo il tuo commento ho visto l'immagine solo come "fumo" che prende forma. L'impalpabile (fumo=anima?) che prende corpo (gli amanti). That's interesting. ;)
Io credo che sia proprio così, Maria. Noi vediamo nel mondo che ci circonda i nostri ricordi e i nostri sogni, il resto sono dettagli. Facciamo esperienza non "del mondo" ma di una delle sue tante possibili interpretazioni, ognuno la propria, unica e irripetibile, più o meno sovrapponibile a quelle altrui, però mai al 100%.
Forse fa eccezione solo l'amore: nel senso che solo l'amore ci fa sembrare che due interpretazioni diverse coincidano... forse il miracolo è proprio che in qualche istante coincidono sul serio.
Buonanotte
P.S. La tua interpretazione è valida quanto la mia, tocca solo vedere che conseguenze ha per una persona aderire a una o a un'altra interpretazione.
cara Maria...nesun livore ne sarcasmo...a questo punto mi disarmi!se mi porgi l'altra guancia non posso più picchiare!
un bacio sincero! LIGUSTRO
Posta un commento