Giuni Russo - La S... |
Una manciata di ore a separarmi dal gelo di una stazione. Certe stazioni ti restano dentro in mille modi diversi. Di quella sera ricordo la faccia di un tassista e il suo sguardo ammiccante. Ero una probabile cliente in una sera di gelo e di solitudine, una sera scarsa di affari. Così pensava lui ... ma così non era. Spesso le cose non sono come sembrano. Ero lì per un motivo solo. Scavarmi la ferita fino in fondo con un coltellino a punta fine che mi facesse ricordare di quelle ore non solo il freddo e la faccia di un tassista.
2 commenti:
spesso sono quello che sembrano, cosi tanto che nessuno calcola quelle poche probabilità.
se non chi le scrive.
certe sere somigliano al suono di un violino: tormentato,ma così irresistibilmente attraente da non riuscire a non seguirlo!
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